La nostra Europa. I nostri diritti: 1 bambino su 5 ansioso per il futuro

La nostra Europa. I nostri diritti. Il nostro futuro è il titolo della ricerca che ha coinvolto più di 10.000 bambini e giovani tra gli 11 e i 17 anni all'interno e fuori dall'Europa a cura di ChildFund Alliance, Eurochild, Save the Children, Unicef e World Vision.

Queste in sintesi sono alcune delle risposte date dagli intervistati: un bambino su cinque nell'UE che ha risposto alla consultazione riferisce di essere cresciuto infelice e di essere ansioso per il futuro. Circa 1 bambino su 10, consultato per il rapporto, riferisce di vivere con problemi di salute mentale o sintomi come depressione o ansia. Un terzo dei bambini intervistati ha vissuto discriminazione o esclusione.

Le opinioni di bambini, bambine e giovani potrebbero, però, presto avere un peso maggiore nel processo decisionale a livello europeo. Le voci dei bambini contribuiranno a orientare la Strategia dell'UE sui diritti dei bambinie la Child Guarantee. I contributi dei bambini contribuiranno quindi direttamente a determinare e definire le priorità di entrambe le iniziative.

Questo sondaggio è stato avviato dalla Commissione europea, che ci ha lavorato in stretta collaborazione con le cinque organizzazioni per i diritti dei bambini. La pandemia da COVID-19 ha spinto bambini e giovani in Europa e oltre, verso stress e incertezza.

Come rivela il nuovo rapporto un bambino su cinque nell'UE che ha risposto al sondaggio riferisce di essere cresciuto infelice e di essere ansioso per il futuro. Il rapporto ha rivelato altri risultati importanti: circa 1 bambino su 10 riferisce di vivere con problemi di salute mentale o sintomi come depressione o ansia. Le ragazze coinvolte sono risultate molto più a rischio dei ragazzi, e i bambini più grandi hanno riportato maggiori problemi rispetto ai bambini più piccoli.

Un terzo dei bambini coinvolti nella consultazione ha vissuto discriminazione o esclusione. Questa percentuale è salita al 50% quando sono stati consultati bambini con disabilità, bambini migranti, di minoranze etniche o ragazzi/e che si identificano come LGBTQ.

Tre quarti dei bambini consultati si sentono felici a scuola, ma l'80% dei 17enni intervistati ritiene che la formazione ricevuta non li prepari bene per il loro futuro.

La maggior parte dei ragazzi e delle ragazze coinvolte vorrebbe fare dei cambiamenti nella propria vita scolastica: il 62% degli intervistati vorrebbe avere meno compiti a casa e il 57% vorrebbe avere lezioni più interessanti. Quasi un terzo degli intervistati vorrebbe influenzare il contenuto dei programmi scolastici, con più attività sportive (33%), approfondimenti sui diritti dell’infanzia edell’adolescenza (31%) e più materie artistiche (31%).

Ad ogni modo, quasi tutti gli intervistati hanno sentito parlare dei diritti dei bambini; l'88% dei bambini e dei giovani consultati erano consapevoli del cambiamento climatico e del suoimpatto sulla loro comunità, l'8% più o meno consapevoli e il 4% non erano sicuri.

Questa consultazione con i bambini è una svolta per noi della Commissione europea e un passo importante verso una maggiore partecipazione dei bambini. I bambini sono esperti sulle questioni che li riguardano e questa consultazione dimostra ancora una volta che i bambini sono già attorii mportanti qui ed ora. Il nostro ruolo è quello di permettere e dare a tutti loro la possibilità dicontinuare a percorrere la strada che li porterà a diventare i leader di domani. Pertanto, la partecipazione, l'uguaglianza e l'inclusione sono i principi guida sia per la Strategia dell'UE sui dirittidei bambini che per la Child Guarantee nel 2021. Dobbiamo e vogliamo garantire che tutti i bambini abbiano un uguale inizio di vita e prosperino in questo mondo, liberi dalla paura e dal bisogno hadichiarato la Vicepresidente della Commissione europea, Dubravka Šuica.

Questo è di per sé un rapporto storico, poiché è la prima volta che così tanti bambini e giovani possono influenzare e determinare direttamente la politica dell'UE. Non potrebbe arrivare in unmomento più importante, dato che i bambini stanno affrontando gli impatti psicologici e pratici dellapandemia da COVID-19, dovendo adattarsi a una nuova realtà per gli anni a venire. Poiché si trattadel loro futuro, le loro opinioni devono emergere nelle decisioni prese dall'UE, hanno dichiarato i rappresentanti di ChildFund Alliance, Eurochild, Save the Children, UNICEF e World Vision.

Nicolas Schmit, Commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: Mentre affrontiamo le conseguenze socio-economiche della pandemia da COVID-19, non vogliamo semplicemente proteggere i nostri bambini, ma anche investire su di loro, in modo che abbiano il miglior inizio di vita possibile e possano crescere bene. E chi meglio dei bambini stessi può parlarci delle difficoltà che stanno affrontando? Accolgo calorosamente lo spirito di questa consultazione esono grato alle migliaia di bambini che ci hanno dato il loro contributo. Le vostre voci vengono ascoltate.

Come responsabili politici, dobbiamo assicurarci che le nostre strategie possano basarsi sull'esperienza personale di tutti i cittadini. La costruzione di una strategia globale per i diritti deibambini deve includere tutte le aree rilevanti, dalla salute (compresa la salute mentale), all'inclusione sociale, all'istruzione, alla giustizia a misura di bambino, ai bambini coinvolti nelle migrazioni e alla partecipazione al processo democratico. È estremamente importante ascoltare ibambini, sentire le loro voci su questi argomenti - ecco perché questa consultazione è così preziosa econtribuirà a sostenere la strategia dell'UE sui diritti dei bambini, ha dichiarato Didier Reynders, Commissario europeo per la Giustizia.

I bambini sono cittadini a pieno titolo e titolari di diritti. È di fondamentale importanza dare ai bambini una voce e riconoscere che possono dire la loro riguardo alla definizione del futuro dell'Europa. Sono estremamente lieto che l'imminente prima strategia globale dell'UE sui dirittidell’infanzia e dell’adolescenza li metta al centro e questa consultazione è un passo importante nella giusta direzione. Come politici, è nostra responsabilità dare a tutti i bambini una reale possibilità di raggiungere il loro pieno potenziale e crescere bene in tutti i contesti, senza lasciare nessuno indietro, ha dichiarato David Lega, membro del Parlamento Europeo e co-presidente dell'intergruppo del Parlamento europeo sui diritti dell’infanzia.

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